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L'associazione

La Pro Loco di Cotignola
Un’Associazione radicata nel tempo e nel tessuto sociale.

Sono passati molti anni ormai da quando alcuni cotignolesi innamorati della propria terra sentirono la necessità di creare un gruppo operativo per l’organizzazione della tradizionale Festa della Segavecchia.
La voglia di ripartire e di risorgere, come dimostrano le fotografie e i documenti dell’epoca, fu molto sentita e precoce. Nel 1946 infatti, in una Cotignola irriconoscibile e ancora fortemente dilaniata dalle ferite inferte della Seconda Guerra Mondiale, si festeggiò la prima Segavecchia del dopoguerra. Il Prof. Luigi Varoli ne fu l’ispiratore e il promotore; con la rinascita della scuola Arti & Mestieri fu anche una guida e un valido insegnante per molti giovani cotignolesi, che fecero in futuro parte del suo Cenacolo artistico.
Grazie ai documenti custoditi presso l’archivio dell’Associazione Pro Loco, possiamo ricostruire in parte quelli che furono i vari passaggi che portarono prima alla costituzione di un Comitato e successivamente alla nascita della Pro Loco. Nel 1950, infatti, si vedrà sorgere il primo “Comitato Segavecchia Cotignola”, sotto l’egida dell’E.N.A.L. dopolavoro provinciale Ravenna (Ente nazionale assistenza lavoratori), del quale Angelo Tozzi (sindaco di Cotignola dal 1946 al 1951) fu il Presidente. Insieme a lui altri impiegati e dipendenti comunali assunsero la “responsabilità della Direzione e della Amministrazione dei tradizionali festeggiamenti della Segavecchia in Cotignola”. In quell’anno ci fu anche la prima pubblicazione del primo giornalino satirico della Segavecchia del dopoguerra.
Dopo diversi rinnovi dei Comitati e considerate le crescenti difficoltà di gestione della manifestazione, sorse la necessità di creare un organo più strutturato e puntuale: nacque così, sotto l’egida dell’E.P.T. (Ente provinciale per il turismo), l’Associazione Pro Loco di Cotignola. Il compito principale, come in altre Città, era e rimane quello di curare e valorizzare gli aspetti culturali, artistici e turistici, di tramandare e conservare le tradizioni proprie del luogo. I natali dell’Associazione, come si evince dall’Atto costitutivo, risalgono al 14 febbraio 1963, mentre il 27 febbraio successivo si tenne la prima assemblea dei Soci con trentatré presenti su centosedici tesserati. Furono dieci le persone elette a formare il primo Consiglio direttivo: Crispino Tabanelli assunse la carica di Presidente, Amleto Pagani quella di Vicepresidente, Andrea Zoli quella di Cassiere, mentre Guido Bolognesi e Pietro Bertini furono nominati Revisori dei conti. A completare il Consiglio direttivo seguivano nel ruolo di Consiglieri: Francesco Melandri, Sigfrido Tramontani, Luigi Liverani, Antonio Guerrini e Luigi Casadio.
La prima attività della nascente Associazione fu una conferenza per la presentazione del libro “Fatti memorabili della banda del Passatore in Terra di Romagna” dello scrittore avv. Francesco Serantini (considerato ancora oggi la fonte più attendibile sulle vicende del Pelloni), avvenuta presso la Sala Acuto nel Palazzo Sforza il 25 maggio 1963. L’attività dell’Associazione Pro Loco iniziò a fiorire: per la prima domenica del mese di ottobre fu indetta la prima edizione della Sagra del vino tipico romagnolo, la quale andava ad affiancare la Festa della Madonna del Rosario (che da calendario liturgico cade il 7 ottobre di ogni anno). Per quell’occasione venne stampato il numero unico “E Campanô”. Mostre, esposizioni, convegni e personalità di rilievo, come il Sen. Aldo Spallicci (e “Ba' dla Rumâgna”), ma anche pizza fritta, braciole di castrato e tanto buon vino. Numerose sono state le collaborazioni prestigiose che nel tempo si sono succedute durante le varie edizione della Sagra: ricordiamo i convegni in collaborazioni con l’allora Ente tutela vini di Romagna, con il Tribunato dei vini di Romagna (poi Tribunato di Romagna), del quale Cotignola ospitò a Palazzo Sforza una Tornata tribunizia il 4 ottobre 1969 su temi legati al vino ed in particolare alla Canena (vino povero tipico della nostra zona), e con le case vinicole più famose e più in vista del momento. Per quanto riguarda invece la tradizione della Segavecchia, oltre a proseguire la strada tracciata dal Varoli in materia di cartapesta, furono perfezionati i Rioni, già precedentemente costituiti. I festeggiamenti carnevaleschi della Vecchia si arricchirono di un corteo storico che voleva riproporre l’epopea sforzesca del XV secolo. La presenza di figuranti in abiti rinascimentali, i tamburi, i giochi della bandiera iniziarono a prendere sempre più piede e ben presto si vide la nascita del “Trofeo Città di Cotignola”, poi trasformato in “Palio Città di Cotignola”, dove i giovani cotignolesi si sfidavano in gare di equilibrio sulla trave, con le bandiere e i tamburi e al tiro con l’arco. Oltre all’abilità pratica, altri fattori, come i migliori costumi e l’imbandieramento del territorio rionale, erano elementi determinati per la vittoria dell’ambito premio.
Ricordiamo inoltre l’Esposizione nazionale canina, importante manifestazione nazionale gestita dalla Pro Loco che si tenne a Cotignola dal 1964 al 1972 nel parco di Villa Sangiorgi e dal 1974 al 1980 lungo Viale Giannetto Vassura, la Settimana di studi cotignolesi e soprattutto ricordiamo la costante presenza negli anni dell’Associazione nell’organizzazione di eventi culturali, mostre, esposizioni d’arte, gare sportive e agonistiche, presentazione di libri e la continua attività di valorizzazione delle nostre tradizioni e del nostro Territorio.
In tempi recenti sono da ricordare le numerose iniziative enogastronomiche come il deposito di ricette tradizionali presso l’Accademia italiana della cucina e la creazione (nell’ambito del progetto “Cotignola culla degli Sforza”) di cinque tipologie di vini intitolati alle figure più importanti della Famiglia Sforza. Meritevoli di nota anche le mostre e le conferenze volte a mantenere vivo il ricordo di artisti e personaggi storici che hanno dato lustro e prestigio alla nostra Città, quali gli Sforza, Luigi Varoli e molti altri concittadini.
Tutto questo è stato possibile grazie alle molteplici persone che in tutti questi anni si sono rese disponibili a contribuire alla crescita della Pro Loco, dedicando il proprio tempo, le proprie energie e il proprio impegno, con l’obiettivo di proseguire una bella tradizione e un progetto importante: valorizzare un territorio che merita rispetto e considerazione.

Emanuele Tonini
Presidente Associazione Pro Loco Cotignola APS

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